Presentati in Regione 10 Distretti dell’Attrattività.

Ascom e Confesercenti: progetti che esaltano il patrimonio imprenditoriale, culturale, ambientale ed enogastronomico della provincia di Bergamo

177 comuni con 759 mila abitanti, 7.411 negozi, 3.520 tra bar e ristoranti, 443 strutture ricettive, 17 milioni e 147 mila euro di investimenti. Sono questi i numeri complessivi dei dieci Distretti che hanno aderito al bando regionale “Distretti dell’Attrattività. Iniziative di area vasta per l’attrattività territoriale integrata, turistica e commerciale della Lombardia (Linea b)”, depositati in Regione Lombardia giovedì 20 novembre.

I dieci distretti che hanno partecipato al bando sono: Bassa Pianura bergamasca “Natura e tradizione tra fiumi, fontanili e fortificazioni” (capofila Romano di Lombardia), Brembo e colli di Bergamo (capofila Dalmine) Vallinf@miglia Valbrembana, Valbrembilla, Valtaleggio e Valsassina (capofila Zogno), Del Lemine -Valle Imagna (capofila Comunità Montana della Valle Imagna), La valle dei sapori (capofila Clusone), Gate – Green Attractivity Territory for Expo (capofila Seriate), Fontium et Mercatorum (capofila San Pellegrino Terme), Viaggio alla scoperta della pianura bergamasca tra il Serio e l’Oglio (capofila Martinengo), Iseo L@ke (capofila Comunità Montana Lago d’Iseo), Isola Bergamasca (capofila Ponte San Pietro).

I distretti concentrato la loro attenzione sugli aspetti legati al turismo e al commercio evidenziando le forti peculiarità di ciascun territorio con l’obiettivo di azioni sinergiche e di sistema. Tra le iniziative presentate: itinerari religiosi e di archeologia industriale, rilancio del turismo termale percorsi enogastronomici legati in particolare al vino e alle tipicità del territorio, valorizzazione di percorsi naturalistici rurali, lacustri, del romanico e tra castelli e fontanili. I dieci distretti prevedono la realizzazione di applicazioni informatiche .- App, programmi, siti –  per rendere più visibili e accessibili le bellezze e le peculiarità dei singolo territorio.

Ascom e Confesecenti da luglio a metà novembre hanno svolto un prezioso lavoro di coordinamento tra pubbliche amministrazioni e imprenditori del terziario che ha portato non solo alle nascita dei dieci progetti ma ha messo in luce tutto il patrimonio imprenditoriale, artistico, culturale e ambientale che la provincia di Bergamo offre.

«E’ stato fatto un lavoro immenso di analisi che fotografa le peculiarità del territorio bergamasco – afferma Roberto Ghidotti, responsabile dei distretti per Ascom Bergamo -. I progetti presentati per il bando permettono un’analisi e uno studio sul nostro territorio di tutti gli attori che si occupano di turismo e di commercio. In questi mesi di lavoro abbiamo scoperto realtà, iniziative sconosciute al grande pubblico che testimoniano la vitalità dei nostri territori. Ora, al di là dell’esito del bando, occorre cercare di fare squadra fra tutti per non disperdere le forti potenzialità che abbiamo, lasciando perdere campanilismi e rivalità che non servono allo sviluppo turistico e commerciale».

«Siamo molto soddisfatti del lavoro di squadra svolto e nutriamo buone speranze che venga ripagato con il riconoscimento della Regione Lombardia. Lavorando in questi mesi abbiamo scoperto un territorio coeso e pronto a mettersi in discussione, con l’obiettivo comune di dare nuovo slancio all’economia turistica bergamasca – continua Filippo Caselli, vicedirettore di Confesercenti -. Anche per noi, dopo l’esperienza dei distretti del commercio, si è trattato di un banco di prova per ribadire l’impegno e la vicinanza delle associazioni di categoria alle imprese e alle amministrazioni comunali in un momento difficile per tutti: è la dimostrazione che la scadenza di Expo ha già cominciato a produrre effetti positivi»

Il bando regionale prevede una dotazione di 9 milioni di euro da suddividere su tutto il territorio regionale per un importo massimo di finanziamento per singolo distretto di 360 mila euro. La graduatoria del progetti ammissibili e finanziabili verrà pubblicata da Regione Lombardia entro il 31 gennaio 2015