5 luglio 2023

Saldi ai blocchi di partenza

Scatta l’ora dei saldi estivi, che iniziano il 6 luglio a Bergamo  come nel resto della Lombardia e in tutto il Paese, eccezion fatta per l’Alto Adige (14 luglio).  Secondo le stime dell’Ufficio Studi di Confcommercio, quest’anno per l’acquisto di capi scontati ogni famiglia (15,8 milioni) spenderà in media 213 euro – pari a 95 euro pro capite – per un valore complessivo di 3,4 miliardi di euro. Il dato è in aumento rispetto allo scorso anno, grazie anche al ritorno del turismo nazionale e internazionale.

Le previsioni a livello locale di Ascom Confcommercio Bergamo sono leggermente al di sopra della media nazionale, con un budget pari a 232 euro a famiglia, per una media pro-capite pari a 99,50 euro per un valore complessivo di oltre 67 milioni di euro.  In calo però, in base alle stime Ascom Confcommercio Bergamo, il numero di famiglie che acquisterà articoli in saldo, il 61% contro il 66% dello scorso anno. “Quest’anno prevediamo un lieve aumento della spesa per famiglia, ma una minore partecipazione ai saldi. Un calo, stimato di circa il 5%, dovuto alle maggiori difficoltà economiche in cui molte delle nostre famiglie si stanno imbattendo – commenta Oscar Fusini, direttore Ascom Confcommercio Bergamo-. Questi saldi saranno il primo banco di prova per l’applicazione delle nuove normative introdotte dal Codice del Consumo, che modifica le norme sugli sconti, promozioni, liquidazioni e saldi e introduce per la prima volta una regolamentazione delle vendite online. Infine per la prima volta in Italia tutte le regioni partiranno con i saldi estivi domani e non ci sarà un’inutile concorrenza tra territori”.

Le aspettative da parte dei commercianti sono alte: via libera dunque agli affari, senza indecisioni e tentennamenti nello shopping d’occasione.

“Speriamo che il nuovo Codice del Consumo possa regolamentare la giungla delle vendite online per un commercio all’insegna del principio stesso mercato, stesse regole– commenta Diego Pedrali, presidente del Gruppo Abbigliamento, calzature e articoli sportivi Ascom Confcommercio Bergamo e consigliere nazionale Federazione Moda Italia-. Importante anche la data uguale in tutta Italia per l’appuntamento con gli sconti. Dopo anni di dibattito si è finalmente arrivati alla definizione di una data unica nazionale di partenza dei saldi per mantenerne l’appeal e tutelare le attività coinvolte, che stanno soffrendo enormemente il calo dei consumi e i rincari. I tagli ai prezzi dei cartellini? Saranno come gli altri anni progressivi: dal 20-30% iniziale fino al 40%”. Le vendite di fine stagione dureranno 60 giorni dal primo giorno di saldi, domani 6 luglio, fino al 3 settembre a Bergamo e in tutta la Lombardia. “Sarà comunque importante e cruciale per i prossimi mesi dedicare cura allo studio e alla pianificazione degli sconti durante tutto l’anno, facendo attenzione al prezzo finale proposto per fidelizzare e venire incontro ai consumatori, in modo tale che i saldi non siano l’unico salvagente delle imprese” continua Diego Pedrali.

 

LE REGOLE PER SALDI CHIARI E SICURI

 

CAMBI La possibilità di cambiare il capo acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante. Tuttavia, se il prodotto è danneggiato o non conforme (ex artt. 130 e ss. d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo e successive modificazioni) scatta l’obbligo per il negoziante di riparazione o sostituzione entro un congruo periodo di tempo e, nel caso ciò risulti impossibile o se i costi che il venditore dovrebbe sostenere siano sproporzionati: riduzione o restituzione del prezzo pagato. Il compratore è tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.

 

PROVA DEI CAPI Non c’è obbligo. È rimessa alla discrezionalità del negoziante.

 

PAGAMENTI Le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante e vanno favoriti i pagamenti cashless.

 

PRODOTTI IN VENDITA I capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo

 

INDICAZIONE DEL PREZZO Obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita (che in base al D.Lgs 26/2023, è il più basso applicato alla generalità dei consumatori nei trenta giorni precedenti l’avvio dei saldi), lo sconto e il prezzo finale.

 

MODIFICHE SARTORIALI In caso di modifiche e/o adattamenti sartoriali alle esigenze della clientela (es. orli, maniche, asole) il costo è a carico del cliente, salvo diversa pattuizione. Va data preventiva informazione al cliente.

Come negli anni precedenti tra le varie iniziative promosse da Confcommercio sul territorio nazionale si segnalano le campagne di Federazione Moda Italia “Saldi Chiari e Sicuri”, “Saldi Trasparenti” e “Saldi tranquilli”.

 

 

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